La tutela della biodiversità richiede al nostro Paese un costante e rigoroso impegno tecnico-scientifico, anche per gli obblighi derivanti dalle norme comunitarie.
In particolare la Direttiva Habitat impone un’attenta analisi dello stato di conservazione delle specie e degli habitat tutelati dalla norma, una costante valutazione dei trend delle diverse popolazioni, e una verifica dei fattori di minaccia che ne influenzano le prospettive future. Queste valutazioni richiedono un corretto approccio metodologico alla raccolta dei dati ed alla loro successiva elaborazione.
Tale ricerca scientifica permetterà di conoscere e rendere pubblici i dati raccolti, finalizzati a diffondere una maggiore consapevolezza sull’ambiente in cui viviamo. I dati raccolti saranno utilizzati per la redazione di linee guida per la gestione dell’area naturale, che consenta un corretto equilibrio tra attività antropiche e conservazione dell’ambiente naturale. Inoltre, lo studio potrà fornire una base di partenza per eventuali progetti con altre amministrazioni pubbliche, che verranno rese partecipi della nascita del “nuovo” parco del Sud Astigiano gestito dall’Ente Parco Paleontologico Astigiano.
Il progetto di monitoraggio, nato dall’idea del Sindaco di Moasca e da un gruppo di appassionati naturalisti locali nel 2016, ha come punto di partenza il ritrovamento, da parte di Mario Cozzo, della specie di orchidea Anacamptis laxiflora, conosciuta con il nome comune di Galletto d’acqua, specie rara nella Provincia di Asti e a rischio di scomparsa da molti territori, a causa della riduzione degli ambienti umidi favorevoli al suo sviluppo determinata principalmente dal drenaggio delle praterie umide o dal loro danneggiamento (Conti 2005; GIROS 2009). Anche i prolungati periodi di siccità verificatisi recentemente possono avere un impatto negativo sulla specie.