Gatti domestici e fauna selvatica.

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Questo meme essenzialmente riassume la reazione del 99,99% della gente: un gatto che preda un serpente è visto come qualcosa di positivo, come l’eliminazione di un “pericolo”, come un incentivo per stimolare l’istinto felino, viceversa un serpente che preda un gatto crea disagio, paura, grande tristezza, addirittura orripilazione.
Nel primo caso il proprietario si giustifica con l’evergreen “non posso fermare il suo istinto, è la Natura!”, nel secondo questa “etologica spiegazione” viene meno, sebbene si tratti di una situazione ben più naturale rispetto alla prima.

Sia chiaro, il concetto è estremizzato, anche io (proprietario di un gatto) mi impressionerei molto nel vedere un felino domestico divorato da un rettile, ma si tratta di una vignetta cruda che pone l’accento su un problema enorme, ma incredibilmente sottovalutato: l’impatto dei gatti domestici sulla fauna selvatica.
In uno studio del 2013 pubblicato su “Nature Communications”, è stato ribadito come il gatto domestico (Felis catus) sia un vorace predatore ovunque introdotto artificialmente dall’essere umano, risultando una delle 100 specie più invasive del mondo. Come un moderno Attila a quattro zampe, dove passa lui crolla la biodiversità: si ritiene abbia contribuito al 14% delle estinzioni di uccelli, mammiferi e rettili avvenute in epoca moderna e documentate dalla Lista Rossa dell’International Union for Conservation of Nature (IUCN).
Basti pensare che solo negli Stati Uniti, si stima che questi felini uccidano ogni anno da 1,4 a 3,7 miliardi di uccelli, e da tra 6,9 e 20,7 miliardi di piccoli mammiferi. Numeri da capogiro!Il gatto domestico viene da millenni di convivenza con l’essere umano, non è più necessario accendere il suo istinto permettendogli di annientare la fauna autoctona, molto spesso basta qualche stimolante gioco per farlo divertire, considerando che nella stragrande maggioranza dei casi uccide per diletto e non per fame. Facciamoci attenzione 😉(© Andrea Bonifazi)Per altre foto naturalistiche visita https://www.facebook.com/ScienzeNaturali
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